TERAMO – In tempi di crisi economica stare uniti aiuta. I commercianti teramani lo fanno da qualche tempo attraverso i “consorzi di via”, cioè gruppi di negozi che si affacciano in una stessa zona e che si uniscono per organizzare iniziative e fare struttura. “A Teramo i consorzi hanno raggiunto un buon livello – dichiara l’assessore comunale al Commercio, Mario Cozzi – e noi consigliamo ai commercianti di unirsi, perché in questo modo creano flussi e possibilità. In tempi economicamente difficili, sono anche un modo per reagire e per sviluppare linee unitarie. Come assessorato – prosegue Cozzi – cerchiamo di essere di aiuto in ogni modo e infatti di recente, insieme alla Camera di Commercio, abbiamo presentato alla Fondazione Tercas un progetto per un finanziamento di circa 100mila euro da destinare in questa direzione e con cui incentivare nuove aperture”. Cozzi non dimentica però l’agricoltura e l’artigianato: “Se da un lato abbiamo lavorato molto per rilanciare la Fiera dell’Agricoltura, che abbiamo esteso sino a renderla oggetto d’attenzione anche fuori Abruzzo, abbiamo presentato un progetto all’assessorato alle Attività produttive della Regione per sostenere l’artigianato”. Sulla stessa linea Ezio Torelli, consigliere comunale e presidente della commissione commercio: “La situazione attuale è preoccupante, ma il fenomeno dei consorzi è positivo e già in passato si sono ottenuti risultati ottimi, sia per il marketing che per la promozione del commercio in centro storico: penso alla “Notte dei saldi” e alla “Lotteria di Natale”. Ma se i commercianti si organizzano e uniscono le forze, aiutano anche l’amministrazione, che ha più facilità a rapportarsi con un interlocutore unico che abbraccia più soggetti e più attività”. Per Giancarlo Da Rui, presidente comunale di Confesercenti e presidente del consorzio “Shopping in centro”, l’aspetto più importante sta nella partecipazione: “Partecipare è il cardine di tutto. Anche se ultimamente abbiamo registrato qualche calo, il nostro consorzio è il più grande a livello regionale, con un centinaio di iscritti. Ma più ne siamo, meglio è. Abbiamo stipulato convenzioni con assicurazioni e anche con produttori di buste da shopping. In questo modo è anche più semplice rapportarsi con l’amministrazione, e in effetti i consorzi nascono proprio per questo”. Ma c’è in atto un cambio culturale, secondo Da Rui, nel commercio teramano: “Dopo tanti anni, il comportamento dei commercianti è cambiato. Quindici anni fa era impensabile una cooperazione di questo tipo tra concorrenti; grazie ai consorzi è possibile invece condividere progetti”. Nella realtà dei consorzi vede invece la possibilità di “effetti futuri, più che immediati”, il consorzio di via Capuani, presieduto da Osvaldo Di Teodoro: “L’adesione è abbastanza buona, e se c’è un gruppo unito i rapporti con l’amministrazione funzionano meglio”. Intanto altri consorzi muovono i primi passi: dovrebbe infatti nascerne un altro in via Carducci, e sul progetto si sono già tenuti incontri preparatori sotto il coordinamento del negozio By Tiziano.
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